Roma3: quando l’università si impegna nel campo delle migrazioni

Una studentessa di Roma3, Beatrice Tirinelli, è venuta a trovarci a Bologna per conoscere le nostre attività di co-sviluppo, ne abbiamo approfittato per farci raccontare gli interessanti progetti attivati dalla sua università, con il supporto dell’OIM e grazie all’impegno degli studenti. Quando l’università non si limita a studiare la realtà ma si impegna per cambiarla!

Il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre da anni porta avanti un impegno costante nell’aiuto e nel sostegno all’integrazione dei migranti, sia nel panorama locale e nazionale, sia nello stesso contesto universitario.

Tale impegno inizia nel 2010, con la fondazione della Clinica Legale dei Diritti di Immigrazione e Cittadinanza. Nata sull’esperienza di un gruppo di ragazzi migranti che dormivano nella stazione accanto ai locali dell’Università, la Clinica parte come attività seminariale nell’ambito degli studi di Filosofia del Diritto, ma già dall’anno accademico 2012/2013 viene riconosciuta a tutti gli effetti dall’ateneo come un esame opzionale che attribuisce, agli studenti che decidono di frequentarlo, 7 cfu. La Clinica legale si ispira al modello delle legal clinic delle facoltà di legge delle Università americane in quanto si compone di due moduli, uno teorico e uno pratico. Nel primo modulo teorico, gli studenti vengono chiamati a studiare il fenomeno migratorio dal punto di vista teorico, filosofico e giuridico, andando ad approfondire sia le teorie che si occupano dei movimenti migratori, sia l’evoluzione legislativa del fenomeno, a livello nazionale e internazionale. Per quanto riguarda il modulo pratico, invece, gli studenti sono tenuti a svolgere alcune ore di lavoro nello Sportello di Orientamento ai Diritti della Clinica e a risolvere, con l’ausilio di avvocati professionisti, dei casi pratici relativi a questioni giuridiche concernenti il tema della migrazione. In modo particolare gli studenti si occupano principalmente di seguire le procedure relativi all’ottenimento della protezione internazionale e alla regolarizzazione della posizione dei migranti sul territorio italiano.

In questa ottica, la Clinica risponde a diverse finalità: da un lato, infatti, assiste i migranti e i richiedenti asilo nella conoscenza dei propri diritti e nel potenziamento della loro la tutela, offrendo loro un’assistenza qualificata. Dall’altro, fornisce agli studenti di giurisprudenza un’occasione di formazione altamente qualificata e la possibilità di accrescere e implementare le proprie conoscenze pratiche e teoriche sulla legislazione dell’immigrazione e dell’asilo.

Dalla sua fondazione ad oggi la Clinica ha visto crescere in modo esponenziale il proprio bacino d’utenza, arrivando, ad oggi, a seguire circa 150 utenti all’anno, conseguendo un altissimo grado di successo nelle procedure che segue. ( https://clinicalegale.giur.uniroma3.it/le-cliniche-legali-di-roma-tre/).

L’attività svolta dallo Sportello è stata oggetti di interesse anche del TG3, che lo scorso maggio ha dedicato un servizio alle attività svolte in questo spazio. (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=2ahUKEwj6vO-fk4XmAhXOMewKHcp8AaAQFjABegQIAhAB&url=http%3A%2F%2Fclinicalegale.giur.uniroma3.it%2F783-2%2F&usg=AOvVaw2limEQUpA_JaQyHqWmZGyl)

A partire dal 2013, un gruppo di studenti particolarmente attivi nello Sportello ha deciso di continuare il proprio impegno sociale in tal senso e ha fondato l’associazione “Di.Fro.: Diritti di Frontiera”. L’associazione, sin dalla sua fondazione, si è occupata di organizzare attività seminariali al fine di condividere con la collettività le strategie legali e le migliori pratiche per implementare l’accesso alla giustizia per i migranti. Inoltre, tra le attività che svolge, si occupa anche di aggiornare un blog “l’Osservatorio dei diritti dei Migranti” nel quale vengono condivisi i maggiori risultati ottenuti dal lavoro della Clinica Legale. (https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=2ahUKEwjnuO_MkYXmAhUiuaQKHfUjCKoQFjAAegQICRAC&url=http%3A%2F%2Fdifro.it%2F&usg=AOvVaw25cTmd98t7j_awhGAZqzgN)

Ma questa non è l’unica attività che si svolge nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre per l’aiuto e il sostegno all’integrazione dei migranti. A Marzo 2017, un gruppo di quattro studenti e studentesse hanno partecipato al progetto indetto dall’OIM Italia Mentorship nelle Università Italiane – Supporto youth-to-youth per l’integrazione di studenti con diverso background”. Tale progetto si occupa di supportare l’integrazione e il successo accademico di studenti rifugiati o con un background migratorio e promuovere la coesione tra i giovani. L’approccio presentato dal progetto è infatti youth-to-youth: sono quindi gli stessi studenti italiani che forniscono un supporto per l’integrazione degli studenti stranieri all’interno della comunità studentesca come spazio condiviso. Infatti, dopo aver partecipato ad un corso di formazione presso la sede dell’OIM, i quattro studenti hanno fondato un Comitato all’interno dell’Università con lo scopo di fornire un tale supporto. Nel corso di questi due anni di progetto sono stati sostenuti circa 10 tra studenti a studentesse migranti. ( http://www.uniroma3.it/en/articoli/pre-presentazione-progetto-mentorship-nelle-universita-italiane-supporto-allintegrazione-di-studenti-universitari-con-background-migratorio-11167/ )

Infine, a partire da marzo 2018 è stata attivata un’altra Clinica legale “International Protection of Human Rights”, la quale si è occupa di redigere rapporti COI (Country of Origin Information) su vari Paesi di provenienza dei migranti. Dalla sua fondazione gli studenti e le studentesse che hanno lavorato nella Clinica hanno redatto ben 9 rapporti COI riguardanti i seguenti Paesi: Nigeria, Libia-detenzione migranti (entrambi aggiornati anche nel 2019), Mali, Costa D’Avorio, Cina- Chiesa di Dio Onnipotente, Guinea e Bangladesh. Tali rapporti vengono abitualmente usati dal Tribunale di Roma quando deve decidere sul rilascio della Protezione Internazionale per i migranti che provengono da tali Paesi. (http://protezioneinternazionale.giur.uniroma3.it/humanrightsrefugeelawlegalclinic/coi/).

articolo di Beatrice Tirinelli

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